La ricchezza del patrimonio culturale di un territorio si deve anche alla memoria delle comunità che vi abitano e vi lavorano. La costituzione di un Archivio audio-visivo della memoria della trasformazione del territorio è oggi un passaggio imprescindibile per il recupero e la tutela del patrimonio culturale immateriale. Accogliendo le disposizioni europee (Convenzione per la Salvaguardia dei Beni Culturali Immateriali: trattato internazionale approvato dalla Conferenza Generale dell’UNESCO il 17 ottobre 2003) i Consorzi di bonifica hanno dato il via a un processo di raccolta e valorizzazione delle testimonianze di coloro che hanno vissuto in prima persona le principali fasi di trasformazione della campagna (contadini, tecnici, idrovoristi, agronomi, ingegneri) e di coloro che hanno assistito a eventi catastrofici, quali alluvioni, tracimazioni di fiumi, episodi di dissesto idrogeologico riconducibili spesso a incontrollata cementificazione o a sregolati interventi di disboscamento.
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