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Consorzio di bonifica Ongaro Inferiore I° bacino. Località Torre di Fine. Antico sostegno conca Revedoli per lo sbocco del canale Crepaldo.
Consorzio di bonifica Ongaro Inferiore I° bacino, località Termine. Uomini al lavoro per la costruzione dell'impianto idrovoro del Termine. Su v. "Stato di avanzamento dei lavori al 3 luglio 1920. Vista dello scavo quota 7.00 circa".
Consorzio di bonifica Ongaro Inferiore I° bacino. Impianto idrovoro del Termine. Prospetto verso il bacino di scarico. Foto: Ferruzzi - Venezia.
Consorzio di bonifica Bella Madonna. Bacino di Fossà. Uomini al lavoro per l'escavo manuale del bacino di arrivo.
Superficie del consorzio Ongaro Inferiore indicativamente compresa tra: canale Brian a nord e a est, canali Largon e Revedoli a sud e fiume Piave a ovest. Inoltre: sistema idrografico e scolante, rete viaria, manufatti idraulici. Freccia indicante in nord. Annotazioni.
Su base IGM è riportata in verde la superficie del bacino Sette Sorelle, indicativamente compresa tra: il canale Fosson a nord, il canale Loncon a est, la fossa Contarina a sud e il fiume Livenza a ovest. Con colori differenti vengono indicati i canali oggetto di intervento, i ponti esistenti e quelli da costruire. Legenda. Riferimenti.
Consorzi del Veneto
L’ANBI Veneto, Unione Regionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, associa e rappresenta tutti i Consorzi di bonifica che operano nel settore della difesa del suolo e della gestione delle risorse idriche. Promuove – nelle sedi istituzionali – una maggiore consapevolezza del ruolo dell’attività di bonifica nell’ambito degli interventi diretti alla tutela, difesa e valorizzazione del territorio.
Nel territorio regionale sono attivi 10 Consorzi di bonifica di primo grado, recentemente istituiti in applicazione alla legge regionale n. 12/2009, assieme a un solo Consorzio di 2° grado, aventi funzioni prevalentemente irrigue. La legge regionale ha ampliato la sfera di interesse dell’attività dei Consorzi alla gestione e valorizzazione del patrimonio idrico, alla tutela del paesaggio e della biodiversità, all’estensione delle produzioni energetiche e alla conservazione degli specchi acquei vallivi e lagunari.